Inbraccio

C’è una domanda nella relazione fra un figlio e un genitore. Il bambino si allunga per cercare elevazione nell’abbraccio della madre, e la madre a sua volta si allunga fino a deformarsi verso il bambino, che è un mezzo per ritornare alle sue radici, verso il suo bambino interiore.
Sembra che la direzione sia quella del rispondere ad una richiesta del piccolo ma, nella geometria delle forme, il flusso ha due versi.
Il sostegno è reciproco, andando oltre l’apparenza, il flusso di Amore sostiene al di là del tempo, e il bambino, come un essere magico, diventa l’occasione che la Vita ci da di sostegno ed introspezione.
La magia della nascita, dell’essere che può diventare potenzialmente tutte le forme, che hanno i bambini, è una delle realtà che più mi emoziona.
Quando è arrivata la mia prima bambina, ovviamente ho rivissuto la mia storia. Ho potuto esplorare e riconciliarmi con la Vita con tutta l’intensità e la fiducia di quella vocina che all’infinito chiede, appunto, ai genitori di essere preso “in braccio”.